Scuola Secondaria Vannucci-3E

  1. Tutta la verità sullo spinello.
    Kaltrina, Michela, Alex.

    AvatarBy sante22 il 26 Mar. 2014
     
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    La Corte Costituzionale il 12 febbraio ha detto che la legge Fini-Giovanardi sull’uso degli stupefacenti non è accettabile, decisione assunta non per un problema inerente la finalità della legge ma perché la norma è stata emanata in contrasto con l’articolo 77 della Costituzione. E da oltre un mese, si può dire a giorni alterni, leggiamo titoli di giornali esultanti come se, caduta la legge, tornasse normale distinguere tra droghe leggere e pesanti, distinzione più che clinica, semplicemente amministrativa. Ecco allora tanti ripetere la solita storia che la marijuana è una droga leggera, che anzi "aiuta a stare meglio". Nei giorni scorsi, tre liceali milanesi sono finiti al pronto soccorso per uno spinello fumato nell' intervallo, accusando forti giramenti di testa e difficoltà a respirare.
    Nessuno nega che le molecole chiamate cannabinoidi (presenti in natura sotto varie forme) abbiano un effetto analgesico; il principio attivo dell’aspirina deriva dalla corteccia del salice; ma ci si cura con l’aspirina, non fumando la scorza di un albero, perché per curare si deve dare il principio attivo certificato dal laboratorio, senza sostanze estranee, e nelle dosi prescritte.
    Negli Stati Uniti si stanno prendendo le misure al dilagare del consumo seguito alla legalizzazione in alcune aree, tanto che in un recentissimo numero la rivista Nature Medicine titola: «Dopo lo spinello libero, servono nuovi farmaci per contrastare l’incremento nell’uso di marijuana» per via dell’assuefazione che ne consegue. Anche un comitato di esperti Usa, allarmati dalla legalizzazione, raccomanda che almeno venga ben impresso sui pacchetti tutta l’impressionante rassegna di rischi correlati: rischi nella guida, problemi per la salute di cuore e polmoni, danni al feto, conseguenze sullo sviluppo neurologico e mentale...
    Certo, tutti questi sono rischi e non una certezza di ammalarsi,ma il fatto che qualche amico non abbia registrato conseguenze sulla propria salute non autorizza a dire che quanto riporta la scienza nelle pubblicazioni scientifiche più autorevoli sia niente più che un cumulo di fandonie.

    Anche l’insospettabile New York Times ha pubblicato recentemente un libretto per gli educatori per seguire passo dopo passo gli studenti e dissuaderli dall’uso della cannabis illustrandone tutti i rischi, tra i quali quello della tossicodipendenza da "droga leggera" meno evidente e anche meno frequente ma tuttavia ben presente nella popolazione americana.
    Ignorare questi dati di fatto oggi dunque non è più possibile, e chi d’ora in poi banalizzerà l’uso dello spinello farà scientemente un cattivo servizio ai giovani, confondendo le acque, tentando di trascinare (illegittimamente) sul terreno antiproibizionista una legittima sentenza della Consulta che ha sanzionato esclusivamente un vizio di forma.
    Perché parlare tanto di liberalizzare la droga è voler evitare di parlare sul serio di disagio giovanile, una periferia esistenziale che pochi vogliono affrontare davvero. I giovani sono insoddisfatti di un mondo a corto di valori, ma gli adulti che tifano per liberalizzazione degli spinelli, che nel nome prima delle utopie e poi del relativismo hanno fatto di tutto per disgregare la cultura di un popolo, non sanno farci i conti e preferiscono aiutare a scappar via.
    fonti: Avvenire

    Edited by sante22 - 27/3/2014, 15:59
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